La simulazione del parlato e la traduzione letteraria : Analisi della traduzione finlandese della Vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante
Häkli, Anna (2024-11-27)
La simulazione del parlato e la traduzione letteraria : Analisi della traduzione finlandese della Vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante
Häkli, Anna
(27.11.2024)
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Tiivistelmä
Questa tesi di laurea studia i mezzi di rappresentazione del parlato nella traduzione letteraria in finlandese. Attraverso l'analisi dei dialoghi del romanzo di Elena Ferrante La vita bugiarda degli adulti e della sua traduzione in finlandese Aikuisten valheellinen elämä a cura di Helinä Kangas, il presente studio cerca di rispondere a due domande: 1) con quali mezzi chi scrive e chi traduce imitano il parlato nel dialogo scritto e 2) se sulla traduzione influiscono i cosiddetti universali traduttivi, in quale misura ciò avviene?
In primo luogo, viene presentato il contesto teorico dello studio, che si basa principalmente sul lavoro di Liisa Tiittula e Pirkko Nuolijärvi Puheen illuusio suomenkielisessä kaunokirjallisuudessa (2013) per individuare i mezzi linguistici adatti a creare la simulazione del parlato. Dopo le riflessioni sulla simulazione del parlato, verranno presentate la sua correlazione con le pratiche traduttive e la questione degli universali traduttivi. In un secondo momento, nella sezione dedicata all’analisi, verranno presentati alcuni esempi dei dialoghi. Il metodo di ricerca di questo studio è qualitativo, in quanto si concentra su un’analisi dettagliata e sulla descrizione di esempi specifici.
L’analisi degli esempi riportati mostra che l’uso delle caratteristiche della lingua parlata varia nel testo di partenza (TP) e nel testo di arrivo (TA). Nel TA, l’impressione della lingua parlata è stata creata soprattutto attraverso l’uso di mezzi lessicali. In particolare, gli esempi mostrano l’uso di volgarismi e parole oscene e tabù come mezzo per imitare il parlato. Sia nel TP che nel TA, oltre ai mezzi lessicali, la simulazione del parlato è stata creata anche dalla brevità e dall’ellitticità delle frasi, caratteristiche tipiche del parlato legate alla natura conversazionale del discorso. Negli esempi citati nel corso dell’analisi, l’influenza degli universali traduttivi è poco evidente ma non inesistente. In alcuni di essi è riconoscibile un certo grado di esplicitazione, in particolare nell’uso del pronome “io” (minä), più frequente nel TA che nel TP.
In primo luogo, viene presentato il contesto teorico dello studio, che si basa principalmente sul lavoro di Liisa Tiittula e Pirkko Nuolijärvi Puheen illuusio suomenkielisessä kaunokirjallisuudessa (2013) per individuare i mezzi linguistici adatti a creare la simulazione del parlato. Dopo le riflessioni sulla simulazione del parlato, verranno presentate la sua correlazione con le pratiche traduttive e la questione degli universali traduttivi. In un secondo momento, nella sezione dedicata all’analisi, verranno presentati alcuni esempi dei dialoghi. Il metodo di ricerca di questo studio è qualitativo, in quanto si concentra su un’analisi dettagliata e sulla descrizione di esempi specifici.
L’analisi degli esempi riportati mostra che l’uso delle caratteristiche della lingua parlata varia nel testo di partenza (TP) e nel testo di arrivo (TA). Nel TA, l’impressione della lingua parlata è stata creata soprattutto attraverso l’uso di mezzi lessicali. In particolare, gli esempi mostrano l’uso di volgarismi e parole oscene e tabù come mezzo per imitare il parlato. Sia nel TP che nel TA, oltre ai mezzi lessicali, la simulazione del parlato è stata creata anche dalla brevità e dall’ellitticità delle frasi, caratteristiche tipiche del parlato legate alla natura conversazionale del discorso. Negli esempi citati nel corso dell’analisi, l’influenza degli universali traduttivi è poco evidente ma non inesistente. In alcuni di essi è riconoscibile un certo grado di esplicitazione, in particolare nell’uso del pronome “io” (minä), più frequente nel TA che nel TP.